Il cibo è vita!

Il cibo è tutto quello che mangiamo. Ma non è semplicemente caloria.

Il  cibo è energia, è informazione sull’ambiente esterno, è connessione sociale, è medicina!

Grassi o magri che siamo, al cibo, o per meglio dire, all’atto del mangiare, non dedichiamo la giusta importanza.

Mangiamo e insieme leggiamo email e post di Facebook, oppure scorrendo foto su Instagram, con la televisione accesa in sottofondo, sintonizzata sul tg. Non vediamo l’ora di sederci a tavola per rilassarci un momento e… quel desiderio è già svanito, lasciando il posto a qualcosa che in quel momento ci cattura di più, portandoci via dal presente.

Ma cosa ci stiamo perdendo?! Ci perdiamo ciò che il cibo è: VITA! 

Il cibo non sazia e appaga completamente se non lo vivi sensorialmente. 

Devi SENTIRE il tuo pasto con olfatto, gusto, tatto, vista e udito, solo così ne sarai veramente sazio. 

Se “vivi” il cibo, il cervello potrà raccogliere messaggi di abbondanza, di completezza nutrizionale, di tranquillità. E vivere serenamente, senza ansie e preoccupazioni, almeno mangiando, favorisce anche il dimagrimento e la salute.

Il cibo è connessione sociale, da  vivere in armonia con gli altri, senza chiuderti nel tuo schermo tascabile.

Il cibo potrà essere la tua medicina, se lo saprai scegliere bene. Ma dobbiamo, ahimé, fare i conti con il ritmo dei tempi moderni.

Trasportati dalla nostra stessa mente in temporalità diverse, ci dimentichiamo dell’unico tempo in cui tutto è possibile: il presente. Nel presente puoi prenderti cura di te, studiare, apprendere, conoscere, vivere, divertirti, guarire, sentire, respirare, cambiare, evolvere, amare ed amarti. 

Guardare sempre in direzioni lontane, passate e future, verso il giorno in cui forse staremo bene, saremo felici e in forma smagliante, fa scappare l’unico momento in cui puoi fare le scelte per ottenere quel futuro, per instaurare un rapporto positivo con il tuo IO, ovvero il presente. 

Ci sfugge la vita, perché siamo troppo distratti, preoccupati e concentrati a raggiungere un qualche ideale costruito dalla nostra mente, spesso tristemente fondato su illusioni, avversioni, malinconie, emozioni, ipotesi, castelli di sabbia.

Per riuscire, per avere successo ci vuole presenza, qui e ora, una presenza  consapevole. Prestare attenzione alle cose attorno a noi, al cibo, all’acqua al respiro… 

E allora se mangi, fallo con attenzione, se respiri, respira nel modo giusto, se ti muovi, muoviti per il ben-essere!

Ascoltarsi nel qui e ora, è il tuo punto di partenza…

Mangia 

Respira 

Muoviti

UOVA BIANCHE, ROSATE O AZZURRE?

uovo

Quali le migliori?

È abitudine di talune persone andare alla ricerca di una particolare tipologia di uova, dal colore chiaro o dal colore scuro reputandolo migliore dal punto di vista nutrizionale o sensoriale.

Ora vedremo se ci sono reali differenze tra le uova dal guscio  chiaro o dal guscio scuro, e soprattutto quale uovo dovremmo scegliere per la nostra salute.

Innanzitutto è bene sapere che il colore delle uova dipende dalla razza di appartenenza e quindi dalla loro genetica.

Nello specifico il colore bianco, rosa-marroncino, verde o azzurro dell’uovo è determinato da un liquido lubrificante presente nell’ovidotto della gallina; è grazie a questa sostanza che viene facilitata la deposizione.

Ad esempio il pigmento principale nei gusci d’uovo marroni è chiamato protoporfirina IX. È fatto di “eme”, il composto che dà al sangue il suo colore rosso, mentre Il pigmento principale che si trova nei gusci d’uovo blu è chiamato “biliverdina”, che deriva anch’esso dall’eme, ma dalla sua degradazione. 

Scendendo più nel dettaglio, i gusci d’uovo possono anche variare di colore tra la stessa razza di polli, a seconda della dominanza genetica tra i singoli volatili.

La colorazione più o meno scura all’interno di una stessa tonalità può derivare dall’ambiente, dalla dieta e dal livello di stress subito dall’animale.

Le uova Marrone-Rosa sono più sane?

Diversi studi hanno evidenziato che il colore del guscio non influisce in modo significativo sulla qualità o sulla composizione delle uova, i cui valori nutrizionali restano molto simili.

Sono sempre alimenti sani, ricchi di proteine, vitamine e minerali, il tutto racchiuso in pochissime calorie, circa 70/80 Kcal per uovo.

Quello che influenza il valore nutrizionale dell’uovo è anche l’ambiente, che sicuramente ha un ruolo determinante, così per noi come per loro.

Le uova prodotte da galline felici che possono razzolare libere in vasti terreni sotto i raggi del sole hanno sicuramente qualcosa in più da offrire.

Infatti grazie all’esposizione al sole delle galline, queste uova contengono molta più vitamina D rispetto le uova prodotte dalle galline allevate in gabbia o in strutture coperte (vedi la fuorviante dicitura “allevate a terra”).

Altro fattore importante lo fa il tipo di mangime che viene somministrato. Infatti le galline che sono alimentate con mangimi ricchi in grassi omega-3 e in vitamina D, avranno le loro uova più ricche di questi nutrienti.

Anche se alcune persone credono che il colore dell’uovo sia indice di un sapore più o meno  intenso, in realtà non c’è vera differenza tra il gusto delle uova con guscio marrone o bianco, ma questa attenzione non significa che tutte le uova abbiano le stesse caratteristiche  sensoriali.

Ancora una volta, ciò che incide sulla sensorialità del prodotto è:

  • la razza del pollo, 
  • il tipo di mangime assunto, 
  • la freschezza 
  • e il metodo di cottura.

Capite che la dieta seguita da una gallina libera di muoversi e razzolare, cibandosi per la maggior parte di quello che è la sua natura, darà sicuramente un uovo diverso, rispetto a quello della gallina nutrita a mangime, in special modo se tenuta in gabbia o “a terra”, all’interno di capannoni chiusi dove di raggi solari non se ne vede neppure uno. 

Anche la freschezza dell’uovo gioca un ruolo chiave nel renderlo più appetibile.

Infatti se confrontiamo il sapore di un uovo fresco, con un uovo prodotto dalla stessa gallina nelle stesse condizioni ambientali e alimentari, conservato da più giorni (o come spesso accade da settimane), ci accorgiamo immediatamente che presenta un sapore meno intenso.

Questo è il motivo per cui chi ha le proprie galline e le proprie uova a casa, difficilmente  trova gustose  quelle del supermercato.

Sono lì fresche in cortile, a portata di mano, non hanno il tempo di invecchiare lungo la catena di distribuzione.

Chiaramente non tutti hanno la possibilità di allevare le proprie galline, quindi cosa dovresti prendere in considerazione quando acquisti le uova?

Come sempre ci viene in aiuto l’etichetta, scritta seguendo le norme di legge!

La categoria A, B e C ci indica la freschezza dell’uovo:

Categoria A = uova fresche o extra fresche

Categoria B = uova di seconda qualità o conservate

Categoria C = uova declassate e destinate all’industria alimentare.

Purtroppo quando acquistiamo un prodotto trasformato, a meno che non sia a marchio Bio, se tra i suoi ingredienti annovera l’uovo, questo è quasi sicuramente di categoria C.

Per quanto riguarda la tipologia di allevamento e la tracciabilità del prodotto, sul guscio dell’uovo è presente un codice alfanumerico che fornisce, nell’ordine, le informazioni seguenti:

la prima cifra sta a indicare il tipo di allevamento, con la seguente classificazione:

0 =  indica che l’uovo proviene da allevamento biologico

1 = indica che l’uovo proviene da galline allevate all’aperto

2 = indica che l’uovo proviene da un allevamento a terra

3 = indica che l’uovo proviene da allevamento in gabbia

Il secondo dato fornito dal codice alfanumerico è la sigla che indica la nazione di provenienza, per l’Italia (IT);

Subito dopo la sigla “IT”, segue il codice ISTAT del Comune di ubicazione dell’allevamento. Ancora, a seguire la sigla della provincia dell’allevamento e per finire, il codice identificativo dell’allevatore.

Codici delle uova e tipi di allevamento

Il tipo di allevamento è segnalato con un numero che va dallo zero 0, per l’allevamento biologico -il più naturale- al numero tre 3, che indica l’allevamento più intensivo.  Vediamo le differenze che questi codici riescono a descriverci.

Allevamento biologico, codice 0

Nell’allevamento biologico, le galline devono disporre di un’ampia zona di pascolo, muoversi significa inoltre aumentare la massa muscolare e migliorare le qualità nutritive delle carne del pollame. Il mangime somministrato a queste galline deve essere esclusivamente di origine biologica, non OGM.

In questo allevamento, l’uso di additivi per favorire la crescita, amminoacidi sintetici, mangimi modificati geneticamente e farine di pesce è severamente vietato. I pulcini devono essi stessi provenire da allevamenti biologici.

Tuttavia, la qualità della vita delle galline certificate biologiche è probabilmente migliore e il loro maggiore accesso al sole probabilmente aumenta il contenuto di vitamina D delle loro uova.

Allevamento all’aperto, codice 1

Le galline hanno a disposizione un ricovero coperto e un’area di pascolo. Per ogni ettaro a cielo aperto possono essere tenuti un massimo di 2.500 polli: si ha cioè una superficie per singolo animale che tocca i 4 m².

Non vi sono vincoli circa la tipologia di mangimi, pertanto queste galline possono essere alimentate con sostanze chimiche per favorire la deposizione delle uova, farine di pesce (vale a dire ossa e carcasse di pesce essiccate e ridotte in polvere) e altro.

Allevamento a terra, codice 2

Il termine “allevamento a terra” è fuorviante perché in questo tipo di allevamento le galline sono rinchiuse in grandi capannoni cioè in una sorta di grande gabbia dove in un metro quadrato di superficie vi sono sette galline ammassate. Non vi sono vincoli sul tipo di mangime da somministrare alle galline.

Allevamento in gabbia o batteria, codice 3

E’, senza dubbio, l’allevamento più intensivo. Senza rispetto per gli animali e di conseguenza per l’uomo che si nutre di questi alimenti (uova e carni) depauperate di tutto tranne che di chimica. 

Le gabbie o batterie, sono realizzate con fili di ferro, sono alte 40 cm e dispongono di una superficie di 750 cm². Le galline sono chiuse in gabbia, in grossi capannoni dove viene usata luce artificiale per stimolare la deposizione delle uova.

E quando parliamo di polli ruspanti?

L’etichetta “ruspanti” indica le uova che provengono da galline allevate con una qualche forma di accesso continuo all’aria aperta, un tutto e niente insomma.

Arricchito di Omega-3

Le uova arricchite di omega-3 provengono da galline alimentate con una dieta arricchita con grassi omega-3 da semi di lino o canapa.

Le uova di casa 

Gli allevamenti non dedicati alla vendita ma al proprio autoconsumo non sono soggetti alle stesse norme igieniche degli allevamenti commerciali, quindi assicurati  che l’amico allevatore sappia quel che fa (somministrazione farmaci, tipo alimentazione, freschezza del prodotto, cura e igiene della struttura e degli animali, ecc) prima di  consumarle.

Quindi la prossima volta che prendi un cartone di uova, assicurati di considerare questi altri fattori nella tua scelta, poiché il colore del guscio non ti dirà tutta la storia.

Gli ormoni della fame e della sazietà

Ormoni e peso

Gli ormoni sono molecole messaggere prodotte dalle ghiandole endocrine del nostro corpo. 

Alcune ghiandole secernenti ormoni sono: ipofisi, tiroide, epifisi, parotide, ghiandole surrenali. 

Tali ormoni viaggiano attraverso il sangue per raggiungere così i loro fisiologici bersagli, ovvero organi e tessuti.

Gli #ormoni sono importanti regolatori del #metabolismo 

della #fame e dell’appetito

della #sazietà e dell’ #umore

Nel controllo del peso è  quindi indispensabile tenerne conto e, soprattutto, sfruttare a nostro vantaggio queste importanti pedine.

Hai tanta FAME? Il tuo organismo ha bisogno di energia. 

Come te lo fa capire? Con gli ormoni responsabili della fame! 

Eccone alcuni.

-Grelina, è un ormone prodotto dalle cellule P giacenti sul fondo dello stomaco umano e dalle cellule epsilon del pancreas. Stimola la fame agendo sull’ipotalamo.

-Motilina, prodotta nell’intestino tenue prossimale, induce contrazioni intestinali che favoriscono il corretto riempimento e svuotamento del sistema gastrointestinale in risposta all’assunzione di cibo e agli stimoli e alle risposte della fame.

-Neuropeptide Y (NPY), rilasciato dal cervello per stimolare l’assunzione di cibo. 

-Agouti Related Protein(AgRp), proteina prodotta dal cervello sotto stimolo della grelina, stimola a sua volta l’assunzione di cibo.

E QUANDO SIAMO SAZI? 

Si attivano gli ormoni anoressigeni, responsabili della sazietà.

-Colecistochinina (CCK), prodotta dalle cellule  dell’intestino  tenue, in particolare in risposta a cibi ricchi di grassi e proteine. Stimola la secrezione del succo pancreatico e biliare. Invia messaggi di sazietà  al cervello.

-GLP-1, peptide prodotto dalle cellule intestinali in risposta all’ingestione di sostanze nutritive. Il GLP-1 rallenta lo svuotamento dello stomaco e interagisce con il cervello per ridurre l’assunzione di cibo e aumentare la pienezza.

-Peptide pancreatico YY, prodotto nell’intestino tenue e rilasciato in risposta al consumo di cibo, invia al cervello il segnale di  sazietà, diminuendo l’appetito. Inoltre rallenta la peristalsi intestinale.

– Leptina, ormone secreto dalle cellule adipose, è il principale ormone della pienezza. La leptina inibisce i peptidi che promuovono la fame NPY e AgRp e stimola i peptidi che promuovono segnali di sazietà, diminuendo l’appetito. 

-Obestatina, ormone ancora in studio, pare che esso  si opponga agli effetti della grelina. 

Questi sono solo alcuni dei nostri ORMONI regolatori della fame!

Il metabolismo è di una complessità meravigliosa.

La gestione di questi ormoni non è  cosa semplice, diete, abitudini, stili di vita errati nel lungo periodo, possono  arrecare  danno a questi delicati equilibri fisiologici.

Fai felici i tuoi ormoni, 

ALIMENTATI CON TESTA ?